Filmografia
Si rende nota la possibile incompletezza di questa filmografia che tratta di temi molto frequenti in ambito cinematografico. Si dà la possibilità a qualsiasi lettore di segnalare ulteriori titoli, al fine di un possibile inserimento in questo elenco, scrivendo a fulvioscaparro@gmail.com e formazione@associazionegea.it. I film presenti in questo elenco seguono un ordine alfabetico basato sul cognome del regista.
Famiglie e coppie conflittuali
al-Salami, Khadija, I am Nojoom, Age 10 and Divorced (it. La sposa bambina), 2014
Nojoom, una bambina yemenita di dieci anni, dopo che la famiglia le cambia il nome in Nojud (che significa nascosta) viene obbligata a sposare un uomo vent’anni più anziano di lei per un patto tra il padre e lo sposo, in accordo con le tradizioni locali. La famiglia della bambina riceve un piccolo guadagno economico e l’opportunità di liberarsi di una bocca da sfamare. Il marito promette di aspettare la pubertà della ragazza prima di consumare il matrimonio, ma non mantiene la promessa, la violenta e la fa vivere come una schiava, appoggiato dalla suocera e dalla tribù. La piccola Nojoom riesce a scappare ed inizia una solitaria e tenace battaglia contro le pratiche arcaiche della sua famiglia e della sua tribù, denunciando il marito ad un tribunale nella speranza di ottenere il divorzio.
Fonte
Argento, Asia, Incompresa, 2014
Roma, 1984. Aria è una bambina di nove anni che vive in una situazione particolare: genitori famosi, ma anche violenti e tossicodipendenti. Assieme ad Aria, c’è la sua migliore amica, che la imita in molte cose, come il taglio dei capelli. La bambina è ritenuta ingiustamente la pecora nera della famiglia. Inizia quindi a ribellarsi: fuma, non va più a scuola. Un giorno organizza una festa, che però si trasforma in un caos totale, infatti, durante la festa, Aria si nasconde in camera ed incomincia a baciare un bambino pensando che fosse il suo amore, ma scopre che in realtà si tratta di Ciccio, un compagno innamorato di lei. A peggiorare il caos è poi un altro bambino di undici anni, che Aria ama molto. I genitori della piccola, stufi del suo comportamento, decidono di mandarla in collegio. Aria, intuendo ciò che sta succedendo, si dirige alla finestra e si lancia di sotto per suicidarsi, senza però riuscirvi.
Fonte
Avati, Pupi, Il bambino cattivo, 2013
Pupi Avati sforna un film che rappresenta bene un dramma dell’infanzia. Vero: ci sono molti altri film che hanno per protagonisti bambini figli di separati, tuttavia, pochi puntano così bene sul livello introspettivo: diverso è infatti vedere la separazione “dalla parte dei bambini”, come fanno tanti altri film, anziché “con gli occhi dei bambini”.
Fonte
Baumbach, Noah, The Squid and the Whale (it. Il calamaro e la balena), 2005
New York, metà anni ottanta. Bernard è un professore di scrittura creativa, una volta autore di successo; è sposato con Joan, stanca del pesante ego di suo marito. Quando quest’ultima conosce un clamoroso successo letterario, i due decidono di separarsi. I figli Walt e Frank vengono coinvolti nella forza centrifuga della loro decisione, trovandosi emotivamente impreparati.
Fonte
Baumbach, Noah, Marriage Story (it. Storia di un matrimonio), 2019
Nel 2005, in uno dei suoi film più acclamati, Il calamaro e la balena, il regista Noah Baumbach aveva narrato lo scioglimento di una coppia vissuto dalla prospettiva del figlio adolescente, basandosi sullo spunto autobiografico del divorzio dei propri genitori. Nel suo capolavoro del 2019, Storia di un matrimonio, Baumbach ha raccontato invece un’altra separazione, ispirata stavolta alla fine del proprio matrimonio: quella fra Charlie (Adam Driver) e Nicole Barber (Scarlett Johansson), che si contenderanno a colpi di avvocati la custodia del figlio Henry (Azhy Robertson). Fra passato e presente, da New York a Los Angeles, Storia di un matrimonio esplora le dinamiche della fine di un amore con una profondità in cui trovano spazio dramma e commedia, divertimento e commozione; e il risultato è uno dei migliori film dell’intero decennio, scritto con una fluidità che ha del miracoloso e impreziosito dalle stupende performance di Adam Driver e Scarlett Johansson.
Fonte
Benson, Ned, The Disappearance of Eleanor Rigby Him/The Disappearance of Eleanor Rigby Her (it. La scomparsa di Eleanor Rigby), 2013
Conor e Eleanor sono una giovane coppia, separatasi a causa di una tragedia avvenuta tempo prima, la morte del loro unico figlio Cody, causata dalla sindrome della morte improvvisa del lattante. Poiché Eleanor, rimasta sterile, non riesce ad avere altri figli e superare il lutto, tra i due coniugi si alza un muro invisibile di silenzio. Non riescono a parlarsi, non possono più neppure guardarsi, niente è come prima, sono cambiati per sempre pur rimanendo gli stessi. Conor si butta nel lavoro, dirige un pub con il suo migliore amico Stuart, mette in soffitta tutti i vestitini del figlio neonato e non sopporta di avere nemmeno una fotografia. Eleanor cade in una depressione intensa e straziante che la porta a tentare di uccidersi gettandosi in acqua da un ponte della ferrovia. Salvata da un passante che dà l’allarme, decide di andarsene: lascia Conor e torna a casa dei suoi genitori, dove vive la sorella Katy, mamma single di Philip. La storia viene raccontata seguendo due punti di vista: quello di Conor, tagliente, disperato, senza sfumature o mezzi toni, dove tutto è bianco o nero, dove ciò che importa è la volontaria scomparsa della sua amata Eleanor, e quello di lei, più complesso e sfaccettato, dove gli stessi ricordi ed episodi già visti nella mente di Conor assumono molto più corpo, intensità, motivazione. Eleanor, che di cognome fa Rigby, chiamata così perché i suoi genitori si sono conosciuti mentre ascoltavano i Beatles, e Conor, normale giovane uomo in lotta con la vita, si amano e si ameranno di nuovo.
Fonte
Benton, Robert, Kramer contro Kramer, 1979
Il film in assoluto più popolare del 1979 è una pellicola rimasta un caposaldo del proprio genere: Kramer contro Kramer, dramma familiare scritto e diretto da Robert Benton da un romanzo di Avery Corman. Vincitore di cinque premi Oscar (tra cui miglior film, regia e sceneggiatura), Kramer contro Kramer comincia proprio con la scoperta, da parte del protagonista Ted Kramer (Dustin Hoffman), che la moglie Joanna (Meryl Streep) lo sta lasciando, affidando a lui il compito di occuparsi del figlioletto Billy (Justin Henry); Ted, totalmente assorbito dal proprio lavoro, dovrà così ricostruirsi una nuova routine e assumersi appieno le proprie responsabilità di padre. Narrato dalla prospettiva del protagonista maschile e destinato a culminare in una furiosa battaglia giudiziaria, Kramer contro Kramer deve la propria fama anche alle magnifiche performance di Dustin Hoffman e Meryl Streep, entrambi premiati agli Oscar.
Fonte
Bergman, Ingmar, En passion (it. Passione), 1969
La passione segna la riunione tra Liv Ullman e Max Von Sydox dopo L’ora del lupo. Un film unico e complesso che esplora le devastanti conseguenze dell’amore. Il protagonista, Andreas Winkelman (Max Von Sydow) vive su una remota isola svedese ed è sconvolto dal suo recente divorzio. Trovandosi in questa situazione, quando incontra l’infelice matrimonio di Elis ed Eva Vergerus (Erland Josephson, Bibi Andersson), Andreas ha una relazione sessuale una notte con Eva. Tuttavia, in seguito inizia una relazione di natura diversa con la sua amica Anna Fromm (Liv Ullmann). Mentre si verificano questi incontri, qualcuno sull’isola commette atti di crudeltà verso gli animali, dando al dramma uno sfondo misterioso e inquietante.
Fonte
Bergman, Ingmar, Scener ur ett äktenskap (it. Scene da un matrimonio), 1973
Un titolo-manifesto, diventato giustamente proverbiale, per una delle opere più celebrate del leggendario regista svedese Ingmar Bergman. Realizzato nel 1973 in patria come una miniserie televisiva, ma distribuito nelle sale a partire dall’anno seguente in una versione ridotta a poco meno di tre ore, Scene da un matrimonio ci consegna la cronaca, vivida e affascinante, del ménage fra Johan (Erland Josephson) e Marianne (Liv Ullmann), nonché della dissoluzione del loro rapporto e dell’inevitabile separazione. A partire dalla metà del film, Bergman porta in primo piano la presa di coscienza di Marianne e la sua emancipazione da Johan mentre stanno finalizzando il proprio divorzio, per arrivare infine a una svolta inaspettata. Considerato una pietra miliare della filmografia bergmaniana, Scene da un matrimonio eserciterà un’enorme influenza su molti autori e film a venire.
Fonte
Bohringer, Romane e Rebbot, Philippe, L’amour flou (it. Come separarsi e restare amici), 2018
Romane e Philippe si amano ancora ma non come prima. Due figli, un cane e dieci anni dopo si separano ma non si lasciano. Perché sanno che quello che hanno costruito insieme non andrà mai distrutto. Per proteggere il frutto del loro amore, Rose e Raoul, traslocano in un sépartement: due appartamenti autonomi (col)legati dalla camera dei bambini. Parenti e amici guardano con scetticismo il singolare ‘assetto’ ma Romane e Philippe perseverano nella loro romantica utopia, trasformando uno scacco in un trionfo miracoloso e totale.
Fonte
Chbosky, Stephen, Wonder, 2017
Costretto precedentemente a studiare a casa a causa dei numerosi interventi chirurgici al viso, è la prima volta che August si unisce a una classe di coetanei, mangia alla mensa della scuola o parte in campeggio coi compagni. Nonostante le preoccupazioni di mamma Isabel (Julia Roberts) e papà Nate (Owen Wilson) sostiene gli sguardi curiosi e diffidenti degli studenti con fierezza e dignità, facendo il suo ingresso nella scuola pubblica come un supereroe, o piuttosto come un astronauta deciso a piantare la sua bandiera in un mondo distante e inesplorato. Mentre la famiglia, i nuovi compagni di classe e tutti quelli intorno a lui si sforzano per accettarlo, lo straordinario viaggio di Auggie li unirà tutti dimostrando che non puoi omologarti quando sei nato per distinguerti. Dopo un anno, fatto di momenti difficili, divertenti e bellissimi, Auggie e tutti quelli intorno a lui, si ritrovano cambiati dalle cose che più contano: l’amicizia, il coraggio e la scelta quotidiana di essere gentili verso chiunque incontri sul tuo cammino. La storia di un bambino di 10 anni nato con una deformazione facciale, diventa uno sguardo allargato su cosa significa essere umani.
Fonte
Cianfrance, Derek, Blue Valentine, 2010
Dean (Ryan Gosling) e Cindy (Michelle Williams) vivono una vita tranquilla in un quartiere modesto e sono sposati da sette anni. La loro relazione è stata inizialmente caratterizzata da dedizione e passione. Dean ha incontrato Cindy durante la gravidanza. Il suo amore è stato a prima vista. Questa passione iniziale contrasta con la relazione attuale, intrappolata in una spirale di tensione e apatia. La mancanza di ambizione di Dean e il suo ritiro nell’egocentrismo causano crepe irreversibili nel loro matrimonio. Non è una storia di benessere; non addolcisce nulla.
Fonte
Collardey, Samuel, Tempête, 2015
Dopo aver vinto nel 2008 il premio come miglior film della Settimana Internazionale della Critica con L’Apprenti, Samuel Collardey è tornato a Venezia, questa volta in Orizzonti, con Tempête, la toccante storia vera di Dominique Leborne che ha valso al suo protagonista il premio come miglior attore della sezione. Dominique, 36 anni, è un marinaio da quando ne ha 16 e trascorre almeno tre settimane al mese in mezzo al mare a bordo di un peschereccio. Nonostante le sue lunghe assenze i suoi figli, Maylis e Matteo, hanno comunque deciso di vivere con lui dopo il divorzio dei genitori. Quando però un giorno sua figlia Maylis rimane accidentalmente incinta, Dominique si rende conto di quanto il suo lavoro gli impedisca di essere veramente presente per la sua famiglia. Deciderà quindi di ristabilire le sue priorità investendo su un’attività in proprio che gli permetta di potersi occupare suoi figli, ma Maylis è ormai tornata a vivere da sua madre e non vuole più parlare con lui. La cosa che rende Tempête un racconto estremamente sentito prima di ogni altra cosa è il fatto che non ci sia niente di inventato. Tutti i personaggi, infatti, a partire da Dominique fino ai suoi figli, interpretano sé stessi e la storia raccontata rispecchia più o meno fedelmente qualcosa che si è verificato realmente. Tutto ha avuto origine con l’incontro tra Samuel Collardey e il pescatore Dominique Leborne. Collardey ha visto nella sua storia personale un materiale interessante per un film e ha deciso quindi di metterlo in scena utilizzandone i veri i protagonisti. Quello che viene fuori da questo strano esperimento è in realtà un racconto estremamente toccante, anche e soprattutto grazie alla bella presenza del personaggio di Dominique Leborne e, si presume, grazie all’incredibile lavoro di Samuel Collardey nel dirigere non professionisti facendoli sembrare attori in tutto e per tutto. Non vi è mai in nessun momento la sensazione che la recitazione sia falsa o costruita, anzi, proprio in virtù del fatto che la storia interpretata dai personaggi sia stata vissuta realmente sulla loro pelle fa sì che tutti, figli compresi, recitino senza recitare. Mettono in scena la propria vita, i propri rapporti e i propri caratteri.
Samuel Collardey, che probabilmente per una maggiore intimità con gli attori si occupa anche della fotografia del film, mette in scena a sua volta questa storia reale senza manipolazioni evidenti, ma con un ritmo e una capacità di sintesi che non virano mai verso il documentario, anzi. Tempête è proprio un film che non ha niente da invidiare ad una messa in scena con attori professionisti ma che, al contrario, trova il suo punto di forza nella sua capacità di rendere cinematografica la realtà senza che questo gli faccia perdere in verità e credibilità emotiva. Insomma, Tempête è un grande film per il grande pubblico, forse addirittura il film più accessibile di tutta la sezione Orizzonti di quest’anno e, proprio per questo, non mancherà di far parlare di sé ancora molto in futuro.
Fonte: Tempête (Samuel Collardey, 2015) – CineFatti.
Columbus, Chris, Mrs Doubtfire, 1993
Indimenticabile il film in cui Robin Williams interpreta un doppiatore divorziato da poco che, per poter passare del tempo con i suoi figli, si traveste da anziana signora inglese e si fa assumere dalla ex moglie (Sally Fields) come governante. Una pellicola che affronta il tema del divorzio e delle famiglie divise in modo profondo, ma al tempo stesso leggero e commovente, e che nel 1994 conquistò il Premio Oscar per il Miglior trucco e due Golden Globe (Miglior film commedia o musicale e Miglior attore in film commedia o musicale).
Fonte
Comencini, Cristina, Il treno dei bambini, 2024
Amerigo ha otto anni e vive nei Quartieri spagnoli di Napoli. È il 1946 e sotto le macerie della guerra, la città soffre la fame. La madre decide così di spedirlo al Nord da un’altra famiglia per qualche mese per strapparlo temporaneamente alla miseria. Così Amerigo prende il treno, uno di quelli organizzati dall’Unione donne del Partito comunista italiano in una campagna di solidarietà poco conosciuta ma che ha unito, per un po’, il Nord e il Sud. Nella campagna modenese, preso in affido da una donna inizialmente riluttante, il bambino scoprirà un nuovo mondo ma andrà incontro anche a una grande sofferenza. È la trama de Il treno dei bambini, il film di Cristina Comencini tratto dal romanzo di Viola Ardone. È una storia che ha tutti gli ingredienti per essere memorabile: il dramma sociale, la separazione familiare, l’infanzia rubata, i tanti modi di essere madri e un Paese che si scopre capace di atti straordinari di solidarietà.
Fonte
Comencini, Francesca, Amori che non sanno stare al mondo, 2017
Flavio e Claudia, entrambi cinquantenni, si sono amati per moltissimo tempo finché la loro storia non è finita. Mentre Claudia ancora spera di poter ricominciare la sua relazione con Flavio, questi vive lasciandosi guidare dai suoi desideri e dal suo istinto finchè non conoscerà Giorgia.
Fonte
Cooper, Bradley, A Star is Born, 2018
La trama racconta la storia di una giovane promessa della musica (o del cinema, dipende dalla versione) che trova in un divo famoso il pigmalione perfetto per farla diventare una stella. L’amore che sboccia tra i due, però, per quanto profondo, si deve scontrare contro l’alcolismo di lui. Bradley Cooper è Jackson Maine, star della musica rock, dedito all’alcol per colpa dell’acufene. Lady Gaga è Ally. Talento lampante ma giudicata troppo brutta per sfondare con la sua voce e le sue canzoni. Il destino di entrambi è segnato.
Fonte
Cortellesi, Paola, C’è ancora domani, 2023
Siamo nella Roma del dopoguerra, i soldati americani regalano la cioccolata e gli italiani faticano a riprendersi e ad arrivare a fine mese. Delia è una mamma tuttofare: abita in un seminterrato con il marito, autoritario e violento, i tre figli e il suocero, ignorante e incattivito. Tra un lavoretto e l’altro cerca di tenere in piedi tutto, la casa, la famiglia, il rapporto malato con il marito violento, un amore platonico e i sogni di un domani migliore. Delia accetta la vita che le è toccata e un buon matrimonio per la figlia è tutto ciò a cui aspiri. L’arrivo di una lettera misteriosa però, le accenderà il coraggio per rovesciare i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per lei.
Fonte
Croci, Max, Poli opposti, 2015
Stefano e Claudia fanno due lavori che, apparentemente, non potrebbero essere più diversi: lui è un terapista di coppia che si è appena separato dalla moglie, lei un avvocato divorzista e madre single. I loro uffici, con annessa abitazione, si ritrovano sullo stesso pianerottolo. L’antipatia (e l’attrazione) reciproca sono immediate, e a queste si aggiunge la rivalità professionale quando i pazienti dell’una cominciano a rivolgersi all’altro, e viceversa. Ma i poli opposti sono destinati ad avvicinarsi.
Fonte
Cukor, George, Gaslight (it. Angoscia), 1944
Londra, epoca vittoriana. Paula è una giovane inglese che aspira a diventare un soprano, nipote della celebre cantante lirica Alice Alquist; destinata ad altre fortune, si troverà di fronte al misterioso omicidio della zia. Si recherà quindi in Italia per cercare di studiare e distrarsi dalla tragedia. In quel soggiorno incontrerà Gregory, un elegante pianista dai dolci modi, dal cui colpo di fulmine verrà uno spedito matrimonio e la decisione di tornare a Londra, nella residenza della zia defunta. Inizierà lì a incrinarsi la loro vita matrimoniale e la salute di Paula, a causa dell’insolita personalità di Gregory e delle sue attenzioni presto rivelatesi non propriamente innocue e oneste come in apparenza. Il marito cerca di portare la moglie alla pazzia manipolando piccoli elementi dell’ambiente, per esempio affievolendo le luci delle lampade a gas (Gaslight). La moglie nota questi cambiamenti, ma il marito insiste nell’affermare che sia lei a ricordare male o inventarsi le cose. Questo porta Paula a dubitare sempre di più delle sue sensazioni e diventare sempre più emotivamente instabile.
Fonte
D’Agostini, Leonardo, Una storia nera, 2024
Carla ha divorziato da Vito, uomo appartenente a una nota famiglia romana, con cui ha avuto tre figli Nicola, Rosa e la minore Mara, i quali sono stati assegnati in tutela alla madre, vivendo assieme in un appartamento a Roma. Il divorzio è stato burrascoso in quanto l’ex marito aveva assunto comportamenti ossessivi e violenti nei confronti di Carla. Giunto il compleanno della figlia minore, Vito viene invitato in casa per festeggiarla. Conclusa la serata Vito scompare senza lasciare tracce e facendo mobilitare nella ricerca sia l’ex moglie sia i figli della nuova compagna del marito. Il cadavere dell’uomo viene ritrovato presso il fiume Tevere, trafitto da due ferite da arma da taglio. Carla confessa l’omicidio, avvalendosi della legittima difesa. La donna infatti afferma di essere stata aggredita dal marito durante un litigio verificatosi durante il festeggiamento del compleanno. Le indagini della PM Alaimo portano a considerare la premeditazione del delitto, ma tuttavia dalle prove raccolte e dalle sedute in tribunale emergono nuovi dettagli e sospetti sulla relazione dei due ex coniugi e al rapporto tra il padre e i figli.
Fonte
Dano, Paul, Wildlife, 2018
Il quattordicenne Joe Brinson è testimone del naufragio del matrimonio dei suoi genitori, Jeanette e Jerry, una casalinga e un giardiniere in un club di golf, in una cittadina del Montana degli anni ’60. Sul vicino confine canadese infuria un incontrollato incendio boschivo e Jerry decide di unirsi ai volontari per fronteggiare il fuoco, lasciando da soli moglie e figlio. Joe si vede improvvisamente costretto a diventare adulto per aiutare la madre, che nel frattempo ha trovato l’amore tra le braccia di un altro uomo.
Fonte
DeVito, Danny, La guerra dei Roses, 1989
Basato sull’omonimo romanzo di Warren Adler, il film diretto da Danny DeVito ha come protagonisti Michael Douglas e Kathleen Turner nei panni di Oliver e Barbara Rose. I due si conoscono da giovani, si sposano e hanno due figli. Dopo alcuni anni, iniziano le divergenze fra marito e moglie, finché Barbara annuncia di volere il divorzio. Inizia così una vera e propria guerra non solo a livello legale, con continui scontri, dispetti e gesti meschini in una spirale di rabbia crescente che sfocerà in qualcosa di inaspettato.
Fonte
Docter, Pete e Del Carmen, Ronnie, Inside Out (animazione), 2015
Riley ha undici anni e una vita felice. Divisa tra l’amica del cuore e due genitori adorabili cresce insieme alle sue emozioni che, accomodate in un attrezzatissimo quartier generale, la consigliano, la incoraggiano, la contengono, la spazientiscono, la intristiscono, la infastidiscono. Dentro la sua testa e dietro ai pulsanti della console emozionale governa Joy, sempre positiva e intraprendente, si spazientisce Anger, sempre pronto alla rissa, si turba Fear, sempre impaurito e impedito, si immalinconisce Sadness, sempre triste e sfiduciata, arriccia il naso Disgust, sempre disgustata e svogliata. Trasferiti dal Minnesota a San Francisco, Riley e genitori provano ad adattarsi alla nuova vita. Il debutto a scuola e il camion del trasloco perduto nel Texas, mettono però a dura prova le loro emozioni. A peggiorare le cose ci pensano Sadness e Joy, la prima ostinata a partecipare ai cambiamenti emotivi di Riley, la seconda risoluta a garantire alla bambina un’imperturbabile felicità. Ma la vita non è mai così semplice. […]
Fonte
Elkabetz, Ronit e Shlomi, Viviane (o Gett), The Trial of Viviane Amsalem, 2014
Viviane Amsalem chiede il divorzio da tre anni, ma il marito Elisha’ non è d’accordo. In Israele non è consentito né il matrimonio civile, né il divorzio civile, e solo i rabbini possono legittimare un matrimonio o il suo scioglimento. Ma la separazione è possibile solo con il pieno consenso del marito, che alla fine ha più potere dei giudici. “Gett” è il terzo film che i fratelli Elkabetz (Ronit e Shlomi) co-scrivono e dirigono, dopo “Take a Wife” (2004) e “The Seven Days” (2008). Il personaggio di Viviane Amsalem appare in tutti e tre i film, un ruolo interpretato dalla stessa Ronit Elkabetz. Gett rappresenta la conclusione finale di questa trilogia sull’emancipazione delle donne in Israele.
Fonte
Elkann, Ginevra, Magari, 2020
Negli anni ’80, la piccola Alma vive a Parigi con suoi due fratelli di poco più grandi, la madre Charlotte e il patrigno Pavel di fede ortodossa alla quale ha convertito la compagna e i suoi figli di estrazione cattolica. Charlotte, in attesa di un nuovo figlio da Pavel, ha una gravidanza difficile e, dopo essersi accordata con l’ex marito Carlo che vive a Roma, manda da lui i ragazzi affinché li porti in montagna a trascorrere le vacanze di Natale e capodanno. Carlo, sceneggiatore cinematografico in crisi, avendo problemi economici e dovendo riscrivere un lavoro rifiutatogli, porta i ragazzi al mare di Sabaudia insieme a Benedetta, la sua nuova compagna che presenta come collaboratrice. La convivenza farà nascere contrasti tra il padre e i figli, ma alla fine la famiglia sognata da Alma si ritroverà «più o meno» insieme.
Fonte
Faenza, Roberto, I giorni dell’abbandono, 2005
Olga, moglie e madre di due figli, viene abbandonata all’improvviso dal marito per una donna più giovane. Per lei inizia un periodo doloroso che la fa sprofondare nella disperazione, che la porta a non mangiare più e nemmeno a dormire. Ma l’incontro con un musicista solitario che vive nel suo stesso palazzo smuove qualcosa. Dopo una discesa all’inferno si può solo risalire. Olga vive un percorso interiore che la porta a capire che non stava impazzendo per l’amore perso, ma ha scoperto cosa significa perdere la dignità e l’essere imprigionata in un ruolo, ruolo di cui ti devi liberare per gustarti a pieno la vita.
Fonte
Farhadi, Asghar, Una separazione, 2011
Il desiderio di lasciare un paese, l’Iran, che non garantisce una piena libertà ai propri cittadini; una richiesta di divorzio respinta dalle autorità competenti; un rapporto che si disintegra in breve tempo, portando i coniugi Nader (Peyman Moaadi) e Simin (Leila Hatami) a vivere in due case separate. L’improvvisa fine di un matrimonio (effettiva, benché non in termini legali) è il punto di partenza di Una separazione, assoluto caposaldo della Nouvelle Vague del cinema iraniano e opera che ha rivelato al mondo il talento del regista e sceneggiatore Asghar Farhadi, ricompensato con l’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2011 e con l’Oscar per il miglior film straniero. La separazione del titolo, in questo caso, è il motore di un complesso meccanismo di casualità, di scelte e di conseguenze che costringeranno tutti i personaggi in gioco a confrontarsi con il proprio senso morale.
Fonte
Fincher, David, Gone Girl (it. L’amore bugiardo), 2014
Amy e Nick sono sposati da cinque anni. Belli, colti e ammirati, hanno lasciato New York per la provincia, dove la loro relazione languisce e l’ostilità cresce. Dietro di loro la crisi economica che ha messo in ginocchio l’America e interrotto le loro carriere, davanti a loro nuvole nere che minacciano tempesta e guai, grossi guai. Licenziati dalle rispettive redazioni e dalle rispettive ambizioni, Amy e Nick provano a ricostruirsi una vita nel Missouri. Casalinga annoiata e paranoica lei, proprietario di un bar che chiama The Bar lui, la coppia scoppia il giorno del loro quinto anniversario. Amy scompare senza lasciare tracce, se non il suo sangue versato e ripulito in cucina, un tavolo rovesciato in salotto, un diario che non tarderà a essere ritrovato e un marito apatico che fatica a realizzare la sua condizione. […]
Fonte
Fratelli Coen, Intolerable Cruelty (it. Prima ti sposo poi ti rovino), 2003
Diretto dai fratelli Coen e con protagonisti George Clooney e Catherine Zeta-Jones, si tratta di una commedia romantica sul divorzio. Miles Massey è un avvocato di successo, specializzato in diritto matrimoniale e famoso per i suoi inattaccabili contratti prematrimoniali, che si innamora di Marilyn, moglie tradita di un suo cliente. La donna però non è innocente come sembra e i due – pur volendo stare insieme – iniziano a imbrogliarsi ripetutamente a vicenda perché incapaci di fidarsi l’uno dell’altra.
Fonte
Garrel, Louis, L’homme fidèle (it. L’uomo fedele), 2018
Marianne e Abel si amano e vivono insieme, almeno fino a quando la prima non lascia il fidanzato perché aspetta un figlio da Paul, il miglior amico di Abel. Quest’ultimo accetta la fine della relazione. Nove anni dopo, il cuore di Paul si ferma, Abel e Marianne si rivedono al funerale. Tra i due sembra rinascere l’amore di un tempo, ma la sorella di Paul, Ève, è presa da Abel e vuole prenderselo dichiarando guerra a Marianne, che spinge Abel, anche se non convinto, da Ève. La convivenza tra i due si rivela poco felice e l’amore effimero, tanto che Abel fa le valigie e lascia la casa di Ève. Il suo cuore e la sua mente vanno sempre da Marianne. Prova a riconquistarla, riuscendoci. La relazione viene sancita nella scena finale, quando il figlio di Marianne scompare e viene ritrovato davanti alla tomba del padre. Qui guarda Abel e gli stringe la mano.
Fonte
Germi, Pietro, Divorzio all’italiana, 1961
Il film diretto da Pietro Germi risale a prima della legge istitutiva del divorzio del 1974. E infatti lo scioglimento legale del matrimonio in Italia non esiste e il protagonista Fefè (Marcello Mastroianni) vuole trovare alla moglie un amante per poterli sorprendere, ucciderli e, una volta scontata la lieve pena per il delitto d’onore, sposare Angela (Stefania Sandrelli). La pellicola vinse il premio Miglior commedia a Cannes e ottenne tre candidature all’Oscar conquistando la statuetta per la Miglior sceneggiatura originale.
Fonte
Gondry, Michel, Eternal Sunshine of the Spotless Mind (it. Se mi lasci ti cancello), 2004
A volte il dolore di una perdita è talmente forte, dilaniante, che l’unica cosa che desideriamo è poter rimuoverne il ricordo per ritornare felici. È ciò che sperimentano Clementine (Kate Winslet) e Joel (Jim Carrey) in Se mi lasci ti cancello, film di Michel Gondry del 2004 sceneggiato da Charlie Kaufman. Dopo due anni d’amore la ragazza decide di affidarsi alla clinica Lacuna inc. per eliminare ogni traccia nella sua mente del suo ex. Scoperto il fatto, anche Joel tenta di sottoporsi al processo di eliminazione di memoria selettiva, ma i fatti non andranno secondo i piani. La narrazione frammentata, dove fantasia e realtà si mescolano al passato e al presente, è una girandola caleidoscopica di emozioni, dove la rimozione dell’amato corrisponde per opposizione alla resistenza dell’inconscio di mantenere vivo, nascosto, il suo ricordo. Poesia composta di immagini in movimento e colorata di una fotografia accesa e onirica, Se mi lasci ti cancello è un labirinto della mente in cui perdersi per riassaporare il sapore dell’amore vero, quello che fa male al solo ricordo.
Fonte
Hansen-Love, Mia, L’avenir (it. Le cose che verranno), 2016
Nathalie insegna filosofia in un liceo parigino, ma per lei non si tratta solo di un lavoro, è un modo di vivere e di pensare. Con un passato permeato di idealismo giovanile, ora ambisce a insegnare agli studenti come ragionare con la propria testa, sottoponendoli a testi filosofici che stimolino il confronto e la discussione. La sua vita scorre tra il marito, i due figli, una madre ex modella che necessita di attenzioni continue e la sua dedizione al pensiero filosofico. Ma all’improvviso tutto cambia, il marito la lascia, la madre muore e Nathalie si trova padrona di un’inaspettata e inusuale libertà.
Fonte
Haynes, Todd, Carol, 2015
C’è un divorzio nel film diretto da Todd Haynes con protagoniste Cate Blanchett e Rooney Mara, quest’ultima vincitrice della premio per la Miglior interpretazione femminile e Cannes. Siamo nella New York del 1952 e il matrimonio al capolinea è quello di Carol, che da sempre nasconde la sua omosessualità e lotta perché il marito – conscio delle sue relazioni con altre donne – non ottenga la custodia esclusiva della loro figlia invocando la clausola di moralità contro la moglie. L’incontro con l’aspirante fotografa Therese, però, cambierà tutto.
Fonte
Ippolito, Gaetano, Io vivo per te, 2021
Il Gaslighting è una delle forme più subdole e meno note di violenza psicologica ed è ritenuta una grave violazione dei diritti umani; si esprime attraverso una manipolazione mentale insidiosa e costante: la vittima è indotta, con false informazioni e inganni, a dubitare di se stessa. Io vivo per te irrompe nella quotidianità familiare di Marco e Giulia; la vicenda si consuma in un ambiente asettico, quasi metafisico. Il loro, tra alti e bassi, sembra un rapporto come tanti: eppure, nei ricordi, nei pensieri e nei silenzi di lei emerge la solitudine di una donna divisa tra il bisogno d’amore e di condivisione affettiva e l’impoverimento del corpo e della mente, indotti dalla rigidità narcisistica e manipolatoria di lui. L’opera riesce a illuminare la parte invisibile dell’abuso mentale, in un esperimento a metà strada tra la video arte e il corto teatrale.
Fonte
Kerrigan, Anna, Cowboys, 2020
Troy è un padre problematico ma dal cuore grande che, di fronte al disagio del giovane figlio trans pronto a compiere la transizione, decide di scappare con lui. La moglie Sally, da cui è separato, non riesce ad accettare che la sua bambina si senta in tutto e per tutto Joe. Padre e figlio fuggiranno attraverso le terre selvagge del Montana nella speranza di arrivare al confine con il Canada. Nel frattempo, un detective di polizia si metterà sulle loro tracce, venendo a conoscenza delle dinamiche della famiglia di Joe e iniziando a dubitare cosa sia davvero meglio per lui.
Fonte
Klapisch, Cédric, Casse-tête chinois (it. Rompicapo a New York), 2013
Xavier è un quarantenne, sta assieme a Wendy, senza essere sposato nonostante lei lo desideri, ed è padre di due figli. La sua vita si divide tra la famiglia e il lavoro da scrittore. Due eventi però sconvolgono la sua già fragile stabilità. Prima decide di donare il seme per aiutare Isabelle, l’amica lesbica, a diventare mamma, poi, improvvisamente, la sua compagna Wendy decide di lasciarlo e di partire per New York assieme al nuovo ricco compagno, portando con sé i bambini. […].
Fonte
Kore’eda, Hirokazu, Kiseki, 2011
Dopo che i loro genitori hanno divorziato, i fratellini Koichi e Ryunosuke sono stati costretti a separarsi: il primo vive insieme alla madre nella casa degli eccentrici nonni, il secondo invece ha seguito il padre musicista in una città dall’altro lato del Giappone. L’unica speranza che hanno per ritornare a vivere sotto lo stesso tetto è riunire la loro famiglia ma l’impresa è ardua e ai due non resta che affidarsi a un’antica leggenda, che narra di come un desiderio possa realizzarsi nel momento in cui chi lo esprime assiste al primo incontro tra due treni. E, così, la recente apertura di una nuova tratta ferroviaria li spinge a organizzare uno spericolato viaggio che li porterà, da soli, al luogo in cui potranno esprimere la loro richiesta.
Fonte
Kore’eda, Hirokazu, Umi yori mo mada fukaku (it. Ritratto di famiglia con tempesta), 2016
Il premiato autore Ryota, si crogiola nei fasti del proprio passato di successo sprecando il denaro guadagnato, riuscendo a malapena a mantenere suo figlio. Dopo la morte di suo padre, la madre anziana e la bella ex moglie sembrano essere riuscite ad andare avanti con la propria vita. Ryota decide di riallacciare i rapporti con la famiglia, diffidente all’inizio, cercando di riprendere in mano le fila della propria esistenza ma soprattutto di dare una sicurezza al futuro di suo figlio. Poi, in una notte di tempesta, a tutti loro verrà data l’opportunità di riallacciare un nuovo, sincero legame.
Fonte
Lafosse, Joachim, L’économie du couple (it. Dopo l’amore), 2016
L’économie du couple è il titolo originale, dall’indovinata polisemia, del dramma familiare di Joachim Lafosse del 2016, distribuito in Italia come Dopo l’amore. Un’altra coppia ormai agli sgoccioli, quella formata da Marie (Bérénice Bejo) e Boris Marker (Cédric Kahn), ma per la quale la separazione non può realizzarsi a tutti gli effetti: per motivi economici, infatti, Marie e Boris devono continuare a convivere nella stessa abitazione insieme alle loro due figlie gemelle, testimoni (e vittime) di un rapporto sempre più avvelenato e rabbioso. L’estremo naturalismo adottato da Lafosse e le intense prove dei due protagonisti sono gli strumenti con cui il film mette in scena, con sofferta sincerità, l’ultimo atto di un matrimonio senza più ragione di restare in vita.
Fonte
Larrain, Pablo, Ema, 2019
Valparaíso. Ema, una giovane ballerina, divorzia da Gastón, il direttore della compagnia per cui si esibisce, incapace di superare il senso di colpa verso Polo, il bambino che avevano adottato per sopperire alla sterilità di Gastón e che hanno poi riportato in orfanotrofio in seguito a una tragedia causata dalla piromania del piccolo.
Fonte
Lee, Johanna, Children of Divorce (it. I figli del divorzio), 1980
Film per la televisione che descrive i diversi drammi vissuti dai figli di genitori separati o divorziati. Rispecchia la situazione americana degli anni settanta e ottanta, in cui l’elevatissima e crescente percentuale di divorzi aumentò nell’opinione pubblica la consapevolezza che la separazione dei genitori avesse un effetto altamente nocivo sui figli. Nel film, in ogni famiglia distrutta dal divorzio, i vari ragazzi reagiscono in modo differente: un bambino ingrassa smodatamente, un altro peggiora il proprio rendimento a scuola, una ragazza ginnasta cade, giovanissima, nel vizio dell’alcool e un giovane decide di avere rapporti sessuali prematrimoniali con la propria fidanzata.
Fonte
Legrand, Xavier, Jusqu’à la garde (it. L’affido – Una storia di violenza), 2017
Miriam Besson e Antoine Besson sono una coppia divorziata. Hanno una figlia prossima ai diciotto anni, Joséphine, e un figlio di undici anni, Julien. Miriam vuole proteggere suo figlio e tenerlo lontano da suo padre, che lei accusa di aver commesso atti di violenza. Pertanto, durante il giudizio, chiede l’affidamento esclusivo del minore, soprattutto perché il figlio non vuole più rivedere suo padre. Nonostante le argomentazioni di Miriam e una lettera di Julien, il giudice responsabile della causa concede l’affidamento condiviso e costringe il bambino a trascorrere i fine settimana con suo padre. Julien vorrebbe soltanto proteggere la madre dalla violenza fisica e psicologica che l’ex coniuge le infligge. Invano, perché l’ossessione di Antoine è più forte di tutto e volge in furia cieca. Antoine vuole continuare ad esercitare il suo potere su Miriam e Julien con pressioni e minacce al bambino, atteggiamento che rende Antoine fastidioso ai suoi stessi genitori che decidono di cacciarlo di casa. Per sapere il domicilio di Miriam e Julien il padre minaccia Julien due giorni prima della festa della figlia, gli ruba dallo zaino addirittura le chiavi di casa, entra in casa e dice a Miriam di essere cambiato. Alla stessa festa del diciottesimo compleanno di Joséphine, Antoine si ripresenta e arriva a immobilizzare l’ex moglie tenendola per la gola, finché questa non viene salvata in extremis da sua sorella Sylvia, la quale minaccia Antoine di chiamare la polizia qualora si fosse fatto rivedere. La stessa notte, mentre Miriam e Julien dormono a casa loro, la donna aveva spento il cellulare, Antoine si presenta prima suonando insistentemente, poi trova il modo di entrare nel palazzo, infine, armato di fucile, cerca di farsi strada per entrare in casa. La vicina sente le urla, spia dalla porta e allarmata chiama le autorità. Miriam e Julien chiamano dopo, il cellulare doveva accendersi, si barricano in bagno e seguono le indicazioni date al cellulare. La polizia arriva e riesce a disarmare e arrestare Antoine prima che possa uccidere qualcuno.
Fonte
Lelio, Sebastian, Gloria Bell, 2018
La pellicola è il remake del film del 2013 Gloria, diretto dallo stesso Sebastián Lelio. Gloria Bell è una donna divorziata, non più giovane; i figli sono usciti di casa e lei non desidera trascorrere i suoi giorni e le sue notti da sola. Determinata a sfidare l’età e la solitudine, s’imbarca in un vortice di feste nei night club di Los Angeles alla ricerca della gioventù perduta. Incontra così Arnold, un uomo di cui s’innamora perdutamente.
Fonte
Leonard, Robert Z., The Divorcee (it. La divorziata), 1930
Il matrimonio tra Jerry e Ted, dopo tre anni di felicità, va a rotoli quando lei scopre che il marito ha avuto una relazione con un’altra donna. Anche se prima delle nozze i due si erano ripromessi di seguire un comportamento libero, Jerry è delusa e cerca conforto presso Don, il miglior amico del marito. A Ted, però, non va giù che la moglie frequenti altri uomini e chiede, ottenendolo, il divorzio. Le strade della coppia si separano. Passa del tempo. Jerry incontra nuovamente un suo vecchio innamorato, Paul e accetta di accompagnarlo in un viaggio in Giappone come sua moglie. Ma Helen, la moglie di Paul, le chiede di farsi da parte. Jerry si rende conto di non amare Paul e ritorna a Parigi. Lì, alla vigilia di Capodanno, ritrova Ted con il quale si riconcilia.
Fonte
Linklater, Richard, Boyhood, 2014
Il film segue la vita del giovane Mason, dai sei anni, quando frequenta la scuola elementare, fino ai diciannove anni, quando entra al college, raccontando il rapporto con i genitori divorziati, i traslochi, le nuove scuole, i matrimoni falliti della madre, il rapporto conflittuale con la sorella Samantha, la nuova relazione del padre, seguendo anche l’evoluzione degli oggetti d’uso quotidiano, tecnologici e non e i cambiamenti culturali, sociali e politici degli anni.
Fonte
Lloyd, Phyllida, Herself (it. La vita che verrà), 2020
Lottando per offrire alle figlie una casa sicura e felice, Sandra decide di costruirne una da zero. Usando tutta la sua ingegnosità per trasformare il suo ambizioso sogno in realtà, troverà un’intera comunità pronta a darle una mano facendole recuperare fiducia in se stessa. La vita che verrà – Herself – è un film che parla di Maternità / Rapporto Madri-Figli, Divorzio e Separazione, Proletariato, Violenza domestica, Violenza sulle donne.
Fonte
Lucchetti, Daniele, Lacci, 2020
Napoli, primi anni ‘80: il matrimonio di Aldo e Vanda entra in crisi quando Aldo si innamora della giovane Lidia. Trent’anni dopo, Aldo e Vanda sono ancora sposati. Un giallo sui sentimenti, una storia di lealtà ed infedeltà, di rancore e vergogna. Un tradimento, il dolore, una scatola segreta, la casa devastata, un gatto, la voce degli innamorati e quella dei disamorati.
Fonte
Mann, Kelsey, Inside Out 2 (animazione, sequel di Inside Out, 2015), 2024
Riley è diventata ufficialmente una teenager: il che significa apparecchio per i denti, sonni inquieti e un’improvvisa voglia di rispondere male ai genitori. Il fatto è che con la pubertà la consapevolezza di sé di Riley è andata in crisi, complice anche la scoperta che le sue due migliori amiche, Grace e Bree, andranno in un liceo diverso dal suo dopo l’estate. Al momento però le tre ragazze sono in partenza per un campo estivo di hockey che durerà tre giorni, durante i quali Riley cercherà di farsi accettare da un nuovo gruppo per non correre il rischio di restare da sola in futuro. Il nuovo gruppo è una squadra di hockey composta da ragazze più grandi che la vedono come una primina un po’ “cringe”, tranne Viv, la caposquadra, che prende Riley sotto la sua ala. Ma Riley sta provando nuove emozioni e nella sala comandi della sua psiche, finora abitata da Gioia, Rabbia, Tristezza, Paura e Disgusto, arrivano Ennui, Invidia, Imbarazzo e soprattutto Ansia, potenza distruttiva che minaccia di sabotare ogni azione messa in piedi dal dream team capitanato dall’esuberante Gioia. […]
Fonte
Marra, Vincenzo, La prima luce, 2015
Marco è un giovane e cinico avvocato di Bari. Vive con la sua compagna Martina e il figlio Mateo, di sette anni. La storia d’amore fra Marco e Martina, che è cilena, sta per concludersi. Martina vuole tornare in Cile con il piccolo Mateo, ma Marco non è d’accordo in quanto non vuole separarsi dal figlio. Martina decide comunque di andarsene, assieme a Mateo, recandosi in Cile e facendo perdere le sue tracce. Marco non ha più notizia di suo figlio, ma dopo un periodo di angoscia e sbandamento decide di andare a cercarlo. L’avvocato barese, sceso dall’aereo, si ritrova in una metropoli sudamericana con oltre sei milioni di abitanti ossia Santiago del Cile: una realtà che rende difficile la sua ricerca. Dopo un’angosciosa e inconcludente operazione di un investigatore privato, Martina e Mateo sembrano essere svaniti nel nulla, ma poi Marco riesce a sapere dove abitano la donna e il figlio grazie allo stesso investigatore, ingaggiato su consiglio dell’avvocato cileno che assiste Marco nella causa legale davanti ai giudici del tribunale di Santiago. Alla fine Marco e Martina s’incontrano in una tavola calda dove Martina propone un accordo a Marco, che rifiuta quindi i due si vedono in tribunale ma le reciproche incomprensioni rimangono; la scena finale è tutta focalizzata sugli sguardi dei protagonisti: Marco e Martina si guardano con occhi che rivelano solo rancore e rimpianto, ma la madre consente al figlio Mateo di poter abbracciare suo padre Marco che piange non riuscendo a parlare.
Fonte
Mazursky, Paul, An Unmarried Woman (it. Una donna tutta sola), 1978
An Unmarried Woman è il significativo titolo originale di Una donna tutta sola, uno dei maggiori successi nella carriera del regista e sceneggiatore Paul Mazursky. Accolto nel 1978 dall’entusiasmo di critica e pubblico, Una donna tutta sola vede una strepitosa Jill Clayburgh nel ruolo di Erica Benton, ultratrentenne newyorkese la cui tranquilla esistenza borghese va di colpo in pezzi quando il marito Martin (Michael Murphy) le annuncia la decisione di lasciarla per una donna più giovane. Dalla sofferenza per la separazione all’orgoglio ferito, dall’iniziale senso di sgomento al coraggio di rimettersi in gioco (anche in campo sentimentale), Erica sperimenterà con sua sorpresa un inedito senso di libertà, mentre la scrittura di Mazursky, miscelando dramma e ironia, contribuisce a delineare uno dei più memorabili ritratti del cinema americano degli anni Settanta.
Fonte
McGehee, Scott e Siegel, David, What Maisie Knew (it. Quel che sapeva Maisie), 2012
Il film è un adattamento, ambientato nella moderna New York, del romanzo del 1897 di Henry James Ciò che sapeva Maisie. Maisie è una bambina di sei anni dotata di uno spiccato spirito d’osservazione, che la rende molto più matura della sua età. Quando i suoi genitori, una rockstar e un mercante d’arte, decidono di divorziare, la piccola si ritrova al centro della battaglia di rancori tra i due genitori
Fonte
Mendes, Sam, Revolutionary Road, 2008
Revolutionary Hill, 1955. Frank e April Wheeler sono una giovane coppia middle class che coltiva noia e anticonformismo in un sobborgo benestante (e benpensante) di New York. April partecipa con modesti risultati alle recite della filodrammatica locale e Frank indugia in un lavoro ordinario in attesa di “trovare la sua strada” e il suo essere straordinario. Belli e colti, intelligenti e sofisticati, i Wheeler sono ammirati dai più ovvi vicini di casa e da un’inopportuna agente immobiliare. Nel privato, invece, la coppia prova a resistere all’amore finito e ai silenzi infiniti, alle notti bianche e ai bicchieri pieni. Frank inizia una squallida liaison impiegatizia, April si inventa una vita a Parigi, dove vorrebbe trasferire la sua famiglia e la sua inquietudine. L’idea romantica della fuga riaccende la passione nel talamo e la fiducia nel futuro ma la “rivoluzione” cova sulla Revolutionary road. […]
Fonte
Meyers, Nancy, It’s complicated (it. È complicato), 2009
È una commedia in cui Meryl Streep interpreta Jane, una donna che pur avendo divorziato dall’ex marito Jake (Alec Baldwin) si ritrova di nuovo ad avere una relazione con lui. Peccato che ora lei sia l’amante, perché lui nel frattempo si è risposato, e che l’architetto Adam (Steve Martin) che deve ristrutturarle la cucina si sia innamorato di lei dando così vita a un perfetto e disastroso triangolo fra vecchi e nuovi amori.
Fonte
Mirkin, David, Heartbrakers (it. Vizio di famiglia), 2001
Il divorzio è un lavoro per Max (Sigourney Weaver) e sua figlia Page (Jennifer Love Hewitt), esperte della truffa: la donna riesce sempre a farsi sposare da un uomo ricco che poi la figlia seduce in modo che la madre possa ottenere un veloce e redditizio divorzio. Tuttavia, non sempre tutto fila liscio, soprattutto se ci si mette di mezzo l’amore.
Fonte
Moro, Fabrizio e De Leonardis, Alessio, Martedì e venerdì, 2024
Roma. Marino, proprietario di una piccola officina motociclistica, ha da poco affrontato il divorzio dalla moglie Simona e, come da accordi definiti insieme agli avvocati, può vedere sua figlia Claudia soltanto due giorni alla settimana: il martedì e il venerdì. La sua situazione peggiora ulteriormente quando, a causa di vecchie tasse non pagate, è costretto a chiudere la sua attività. Le crescenti difficoltà economiche e la totale incapacità di gestire la sua nuova e complicata vita privata, lo spingono ad unirsi alla banda di un amico criminale, rapinando supermercati e sfruttando le sua abilità come pilota di moto per gestire la fuga dopo i furti. Riuscire però a mantenere segreta la sua doppia vita senza rovinare irrimediabilmente il rapporto con sua figlia, non sarà semplice.
Fonte
Moroni, Vittorio, L’invenzione della neve, 2023
Una madre lotta per riottenere la custodia della figlia di 5 anni dall’ex marito. L’invenzione della neve, un dramma familiare senza cedimenti che trasuda realtà da ogni fotogramma.
Fonte
Muccino, Gabriele, La ricerca della felicità, 2006
Chris Gardner è un brillante venditore senza fortuna nella San Francisco degli anni ’80. Padre affettuoso di Christopher, un vivace bambino di cinque anni, e marito di una scontrosa compagna, Chris fatica a sbarcare il lunario. La moglie, incapace di reggere la crisi, abbandona marito e figlio per cercare fortuna a New York. Rimasto solo Chris cerca tenacemente e ottiene un posto da stagista non retribuito presso una società di consulenza finanziaria. Senza stipendio, sfrattato dall’appartamento e poi dalla stanza di un infimo motel, Chris e il suo bambino cercheranno di sopravvivere dormendo nei ricoveri per i senza tetto o nei bagni pubblici della metropolitana. Indossando sempre il suo abito migliore e l’orgoglio di chi non vuole mollare, Chris troverà una porzione di felicità.
Fonte
Nichols, Mike, Closer, 2004
“Ciao straniero”. Il veicolo che colpisce Alice (Natalie Portman) all’inizio di Closer è una freccia di cupido nata dalla strada, dal rumore della città, da quel senso di aria inquinata che, come veleno, si insinuerà nella storia d’amore della giovane con Dan (Jude Law) sotto forma di tradimenti inflitti e subiti, complici la fotografa Anna (Julia Roberts) e il dermatologo Larry (Clive Owen). Trent’anni dopo Conoscenza carnale (amara indagine sulla sessualità nella società americana degli anni Settanta) Mike Nichols torna nel 2004 ad affrontare le stesse dinamiche sotto un’ottica contemporanea, quasi a suggerire che i tempi passano, ma le problematiche di coppia, le incomprensioni, i litigi e i tradimenti, quelli rimangono eternamente immutabili e universali.
Fonte
Nicholson, William, Hope Gap (it. Le cose che non ti ho detto), 2019
La trama di Le cose che non ti ho detto (Hope Gap) mette ancora una volta al centro dell’attenzione la dissoluzione di un matrimonio. Ma questa volta si tratta di un legame durato per 29 anni e giunto inaspettatamente per una delle parti in gioco alla sua conclusione. Non senza la giusta dose di disperazione, dolore, ma anche ironia. Testimone oculare è il figlio della coppia, Jamie, che cerca di non diventare arbitro della disfida e soprattutto di non parteggiare per nessuno dei due.
Fonte
Nicloux, Guillaume, Valley of Love, 2015
Isabelle e Gérard sono separati da tempo. Il figlio Michaël scrive loro una lettera nella quale oltre ad annunciare il suo suicidio chiede loro di fare un viaggio nella Valle della Morte 6 mesi dopo seguendo le sue istruzioni. Il viaggio diventa quindi un modo per ripensare al passato, al figlio morto e al loro rapporto che potrebbe ricominciare su nuove basi.
Fonte
Nimoy, Leonard, The Good Mother (it. Diritto d’amare), 1988
Anna Dunlap si è appena separata dal marito Brian, il quale commetteva adulterio con una sua impiegata. Anna si riprende subito dal trauma poiché si innamora di Leo Cutter, un uomo irlandese molto attraente, con il quale stabilisce subito un bellissimo rapporto in campo sessuale e affettivo. Leo un giorno decide di trasferirsi a casa di Anna e della figlia di sei anni, Molly, la quale si affeziona molto presto all’uomo. Durante le vacanze con il padre, però, la bambina gli rivela candidamente che un giorno, scorto Leo sotto la doccia, lei aveva guardato e toccato i suoi genitali. Brian chiama in causa la moglie, non solo chiedendo il divorzio ma anche l’affidamento della figlia. L’avvocato Muth persuade Anna, la quale sola linea di difesa è dichiarare che lei e l’amante hanno commesso uno sbaglio. Durante il dibattito viene a galla che una volta Molly, insonnolita, si fosse infilata nel letto dei due, impegnati nel fare sesso. La condanna di Muth parla chiaro: ad Anna, la quale decide di non voler vedere più Leo, viene tolta la piccola, che potrà vedere solo in date prefissate a casa dei nonni, cosa che non avverrà mai. In poco tempo quindi Anna dalla felicità cade in una depressione interminabile. Con Diane Keaton e Liam Neeson protagonisti.
Fonte
Oliver, Bill, Our Son (it. Nostro figlio), 2023
Nel filmato si mostra la coppia, apparentemente felice, composta da Gabriel e Nicky, sposati e con un figlio chiamato Owen. Tutto cambia quando Gabriel decide di divorziare e tra i due inizia una battaglia legale per decidere chi dovrà occuparsi del ragazzino, situazione che mette alla prova entrambi i protagonisti.
Fonte
Ozon, Francois, 5×2 Cinque fois deux (it. CinquePerDue – Frammenti di vita amorosa), 2004
Tutto inizia e tutto ha una fine per François Ozon, già autore di Otto donne e un mistero e Swimming pool che, nella sua ultima opera presentata alla Mostra d’arte cinematografica di Venezia, racconta una storia d’amore “ordinaire”, descrivendo i momenti chiave della vita a due, in cinque quadri a ritroso nel tempo: Il divorzio, il tradimento, la nascita del figlio, il matrimonio e il primo incontro. Marion e Gilles, si avvicinano, si amano, si allontanano e si odiano, senza stupire, e, come spesso accade in molte coppie, si svelano piccole perversioni e ironie (che il regista francese ama particolarmente) semplicemente nascoste nei meandri della normalità.
Ozon, si diverte poi a sancire la conclusione di ogni singolo quadro, inserendo canzoni d’amore italiane anni ’60 (uno per tutti “Una lacrima sul viso” di Bobby Solo), che creano una atmosfera “agée”, malinconica, per incedere inevitabile dei fatti. Cinq fois deux continua idealmente il percorso cinematografico del regista, senza sorprendere, ma da apprezzare per la sottile ironia dei particolari che suscitano sorrisi e pensieri poiché presenti nelle nostre vite, e per quell’imperdibile “gay touch” che alleggerisce le situazioni apparentemente più volgari.
Fonte: Cinqueperdue – Frammenti di vita amorosa – Film (2004) – MYmovies.it
Panahandeh, Ida, Nahid, 2015
Nahid, una giovane donna divorziata, vive sola con il figlio di dieci anni in una città sul Mar Caspio, nel Nord dell’Iran. Secondo le leggi iraniane, la custodia del figlio spetta al padre ma lui ha concesso la custodia alla moglie a patto che lei non si risposi. La relazione tra Nahid e un altro uomo complicherà la sua vita di donna e di madre. Nonostante i difficili rapporti con la famiglia d’origine e con quella dell’ex marito, troverà il coraggio per non rinunciare né al figlio né alla sua nuova relazione.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Nahid
Parker, Alan, Shoot the Moon (it. Spara alla luna), 1982
Dopo quindici anni per una coppia sposata con quattro figlie arriva la crisi matrimoniale. Lui, uno scrittore, va a vivere con l’amante, mentre lei, per ripicca, inizia una relazione con il giovanotto ingaggiato per costruire il campo da tennis nel giardino di casa. Saputolo, il marito pensa di riconciliarsi con la moglie, alternando a gesti di riavvicinamento violente esplosioni di gelosia.
Fonte
Parker, Ol, Ticket to Paradise, 2022
Dopo aver scoperto che la figlia, durante il viaggio fatto a Bali con un’amica per festeggiare la laurea, vuole sposare un ragazzo indigeno che ha appena conosciuto, una coppia di divorziati raggiunge l’isola per cercare di impedire un matrimonio così avventato. I due, nonostante siano in pessimi rapporti, collaborano tra loro, fingendo di appoggiare la figlia, ma in realtà si adoperano in ogni modo, persino rubando gli anelli, per boicottare il matrimonio e, al contempo, iniziano a riavvicinarsi, quando il giovane fidanzato della madre, un affascinante pilota francese, si presenta a sorpresa a Bali e le chiede di sposarla. Alla fine, i due giovani si sposano con la sincera approvazione dei genitori e rimangono a vivere a Bali. La mamma, il giorno dopo il matrimonio della figlia, rifiuta la proposta di matrimonio del fidanzato. I due ex coniugi, all’inizio della traversata che li sta riportando all’aeroporto per far ritorno negli Stati Uniti, si buttano dal battello per tornare insieme sull’isola.
Fonte
Polański, Roman, Carnage, 2011
In un misurato appartamento di Brooklyn due coppie provano a risolvere uno smisurato accidente. Zachary e Ethan, i loro figli adolescenti, si sono confrontati incivilmente nel parco. Due incisivi rotti dopo, i rispettivi genitori si incontrano per appianare i conflitti adolescenziali e riconciliarne gli animi. Ricevuti con le migliori intenzioni dai coniugi Longstreet, genitori della parte lesa, i Cowan, legale col vizio del BlackBerry lui, broker finanziario debole di stomaco lei, corrispondono proponimenti e gentilezza. Almeno fino a quando la nausea della signora Cowan non viene rigettata sui preziosi libri d’arte della signora Longstreet, scrittrice di un solo libro, attivista politica di troppe cause e consorte imbarazzata di un grossista di maniglie e sciacquoni. L’imprevisto ‘dare di stomaco’ sbriglia le rispettive nature, sospendendo maschere e buone maniere, innescando un’esilarante carneficina dialettica. […]
Fonte
Reitman, Ivan, Draft Day, 2014
I Cleveland Browns, squadra di football americano della NFL, stanno attraversando un momento di crisi. Il direttore della squadra Sonny Weaver Jr. (Kevin Costner) cerca freneticamente il giocatore giusto tra le giovanili americane, dedicando tutto se stesso al lavoro. Il “Draft Day” è il giorno delle selezioni e in quanto tale bisogna sapersi muovere tra frenesia e scetticismo.
Draft Day è l’ultima opera all’attivo, dal 2014, del regista Ivan Reitman conosciuto da tutti per aver diretto i celebri film sui Ghostbusters. Arrivato in Italia soltanto tramite home-video e in televisione, questo film sportivo racconta cosa succede nelle società di football americano durante l’importante giorno di reclutamento chiamato per l’appunto “Draft Day”. Con onestà e maturità vengono mostrati i dissidi, le insicurezze, le paure e gli atti di coraggio che i direttori dei club vivono sulla loro pelle mettendo a rischio anche la loro stabilità fisica, emotiva e familiare. Si crea così un gioco di telefonate e d’azzardo, dove chi si accaparra il giocatore più promettente del momento vince. […]
Fonte
Scola, Ettore, La famiglia, 1987
Roma. Quartiere Prati 1907-1987. Questo è l’arco temporale in cui si svolgono le vicende di una famiglia borghese narrate da Carlo. Si parte dal suo battesimo e si giunge sino alla festa per il suo ottantesimo compleanno. Si assiste alla sua crescita con il fratello Giulio, ai suoi studi al suo formarsi una famiglia, al diventare genitore e poi nonno. Ettore Scola ci propone un film che non si limita a narrare fatti privati anche se praticamente non si esce mai dalle mura della casa che vede scorrere i decenni, passare persone, confrontare idee, nascere amori e contrasti. La famiglia di Carlo non può nascondersi al mondo né opporre più che tanto resistenza diretta a una società che cambia inesorabilmente. Scola però non vuole indicarci un’unica chiave di lettura e quindi si affida con consapevolezza alla complessità della vita dei singoli e di quel soggetto sociale, la famiglia appunto, che in Italia ha ancora un suo valore simbolico al di là delle trasformazioni socio economico culturali. […]
Fonte
Scott, Ridley, House of Gucci, 2021
Il film di Ridley Scott incentrato sulla storia di Maurizio Gucci (Adam Driver) e Patrizia Reggiani (Lady Gaga) racconta gli eventi che portarono all’omicidio dell’imprenditore ed ex presidente dell’omonima casa di moda. La situazione precipita quando Maurizio intraprende una relazione con Paola Franchi e chiede il divorzio alla moglie Patrizia respingendo tutti i suoi tentativi di riconciliazione. La donna, furiosa, tramite l’amica e sensitiva Pina Auriemma trova due sicari a cui ordina di uccidere il marito.
Fonte
Stuart, Mel, One Is a Lonely Number (it. Una donna in attesa di divorzio), 1972
Amy Brower è una ventisettenne che pensa che il suo matrimonio con James sia felice, finché questi non la lascia per un’altra. Da sola per la prima volta nella sua vita, Amy viene presentata dalla sua migliore amica Madge a un gruppo di sostegno per donne divorziate guidato dalla carismatica Gert, la quale la indirizza a un avvocato divorzista. Intanto Amy si adatta a fare la bagnina nella piscina comunale, diventa amica dell’anziano fruttivendolo del quartiere Joseph – vedovo e prodigo di paterni consigli – e intreccia una relazione con l’affascinante Howard. L’uomo si rivela essere sposato e Amy, delusa, intende vendicarsi dell’universo maschile accettando la linea dura suggerita dal suo legale per l’imminente udienza di divorzio. All’ultimo momento, tuttavia, la donna deciderà di separarsi pacificamente e tornerà più consapevole e con rinnovato entusiasmo al suo lavoro in piscina, pronta per il vero inizio della sua nuova vita.
Fonte
Taylor, Tate, The Girl on the Train (it. La ragazza del treno), 2016
Devastata dal recente divorzio e incapace di accettare la fine del matrimonio e il tradimento dell’ex marito, Rachel comincia ad osservare, trasformandola in una vera e propria ossessione, la coppia apparentemente perfetta che vive in una casa che vede ogni giorno dal treno che la porta al lavoro.
Fonte
Tramont, Jean-Claude, All Night Long (it. Tutta una notte), 1981
George Dupler – uomo d’affari, sposato e di mezza età – dopo aver dato in escandescenze in ufficio, subisce un demansionamento e va a lavorare come supervisore del turno di notte in un drugstore di proprietà della sua compagnia. Il figlio di George, Freddie, ha una relazione con una donna più grande e sposata, che è anche la cugina acquisita di sua madre Helen. George esorta Freddie ad interrompere la relazione. Una notte al negozio George incontra la donna, Cheryl, che inizia a mostrare interesse per lui. Dopo un po’ l’interesse diviene reciproco. Helen viene a sapere della relazione e George se ne va. Quando sua moglie chiede il divorzio, George glielo concede. George lascia il lavoro e acquista un loft dove può perseguire il suo sogno di diventare un inventore. Tempo dopo Cheryl si trasferisce a casa di George. Freddie, dapprima furente con il padre, finisce per accettare la situazione.
Fonte
Vinterberg, Thomas, Kollektivet (it. La Comune), 2016
Danimarca, anni Settanta. Erik, professore universitario che soffre di attacchi d’ira, riceve in eredità una casa di 450 metri quadri e decide dapprima di venderla, poi di andare a viverci con la moglie Anna e la figlia quattordicenne Freja. Tuttavia, la vita nell’enorme casa si rivela molto dispendiosa ed Erik pensa di lasciarla ma viene convinto da Anna, annoiata dalla monotona vita familiare, a trovare dei coinquilini con i quali dividere le spese. La quotidianità in questa “comune” si rivela divertente per Anna, ma non semplice per Erik, ossessionato dai costi, che alcuni componenti del gruppo non riescono a coprire, nonché infastidito dal mancato rispetto delle regole di alcuni di loro. La vita del professore, tuttavia, cambia quando si invaghisce di Emma, sua allieva al terzo anno di università, e la invita ad unirsi alla sua bizzarra compagnia.
Fonte
Wilson, Hugh, Il club delle prime mogli, 1996
In certi divorzi non può mancare un po’ di vendetta, tema al centro de Il club delle prime mogli, film che vanta un cast stellare: Bette Midler, Goldie Hawn, Diane Keaton, Maggie Smith e Sarah Jessica Parker. Annie, Brenda ed Elise sono amiche da una vita e tutte tre sono state lasciate dai mariti per donne più giovani dopo averli appoggiati nelle loro scalate al successo: escogitano così un diabolico piano per appropriarsi legalmente di beni e azioni degli ex coniugi e metterli all’angolo.
Fonte
Woody Allen, Io e Annie, 1977
Amore e idiosincrasie in tutte le loro mirabolanti sfumature: è il cinema di Woody Allen che con Io e Annie raggiunge una delle sue vette più alte. Affiancato (tanto nella vita, quanto sul set) da un’irresistibile Diane Keaton, Allen dipinge con la propria cinepresa l’amore, o per dirla alla Stendhal, quell’amore-passione che nasce, tocca un apice e poi muore, così da rimanere eterno. Sarcastica commedia sulla fine di una relazione, Allen regala un’opera immortale e lo fa con la consueta arguzia dando forma all’irrazionalità dei rapporti tra uomo e donna e le infinite difficoltà nel trovare nella coppia un appagamento duraturo tra ragione e sentimento.
Fonte
Woody Allen, Interiors, 1978
Sempre nel 1978 è un altro grande autore newyorkese, Woody Allen, a rappresentare la fine di un matrimonio e le sue drastiche conseguenze, scegliendo al contrario una prospettiva corale, in un film che all’epoca spiazzò completamente il suo pubblico. Interiors, uscito a un anno di distanza dal capolavoro Io e Annie, costituisce infatti il primissimo esempio di opera drammatica di Allen, che si ispira in maniera esplicita a Ingmar Bergman realizzando una pellicola che tuttavia va ben al di là del semplice ‘omaggio’, ma costituisce una delle innumerevoli gemme del canone alleniano. Il matrimonio finito, in questo caso, è quello fra l’avvocato Arthur (E.G. Marshall) e la decoratrice d’interni Eve (una superba Geraldine Page), sotto gli occhi delle tre figlie ormai adulte della coppia; e mentre Arthur, poco tempo dopo, non esita a presentare alla famiglia la sua nuova compagna Pearl (Maureen Stapleton), Eve precipita in un abisso sempre più profondo.
Fonte
Youn, Michaël, Divorce Club (it. Il club dei divorziati), 2020
Ben, da 5 anni sposato e follemente innamorato della moglie, un giorno scopre però il tradimento di lei. Abbattuto, incrocia sulla sua strada Patrick, un vecchio amico anch’egli divorziato che si offre di trasferirsi a vivere con lui. A differenza di Ben, Patrick ha intenzione di approfittare del ritrovato status di single per concedersi tutti i piaceri che il matrimonio gli negava.
Fonte
Zvjagincev, Andrej, Loveless (in russo: Нелюбовь?, Neljubov’), 2017
Una storia drammaticamente realistica e sincera in cui due genitori sull’orlo del divorzio sono troppo presi dai loro litigi sempre più feroci e dai loro nuovi interessi amorosi per accorgersi di quanto il loro comportamento stia facendo male al loro figlio dodicenne. A casa Aleksey a malapena viene notato dalla madre e il padre sembra evitarlo accuratamente, incapace di dirgli la verità. Ma il bambino ascolta e subisce ogni discussione, ogni cattiveria, ogni colpo basso che i suoi genitori si infliggono ma che, inevitabilmente, finiscono per ferire soprattutto lui. In una scena potentissima e letteralmente agghiacciante, Zvyagintsev ci mostra gli effetti sempre più deleteri di questa rottura sul bambino e ci spiega con poche inquadrature e quasi nessuna battuta tutto quello che dobbiamo sapere su di lui: il primo “senza amore” del titolo è proprio lui, il frutto innocente di un’unione che si sta spezzando nel modo più rumoroso e doloroso possibile.
Fonte
Sostienici
Il tuo contributo ci aiuta a realizzare progetti importanti e a fornire servizi essenziali. Ogni donazione fa la differenza.
Associati
Diventa socio per accedere ai nostri servizi e corsi, e per sostenere la nostra missione. Unisciti a noi e contribuisci al cambiamento.
Associazione GeA Genitori Ancóra ETS
Se hai domande, desideri ulteriori informazioni sui nostri servizi o vuoi semplicemente saperne di più sull'Associazione GeA Genitori Ancóra ETS, non esitare a contattarci. Siamo qui per offrirti il supporto necessario e rispondere a tutte le tue richieste.